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PMI: dal Mise nuovi finanziamenti per investimenti 4.0 e risparmio energetico

Arrivano con un decreto del Ministero dello sviluppo economico (Mise) nuovi investimenti per 678 milioni di euro destinati ad aiutare le piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.
Si tratta di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

“È mio dovere tutelare le imprese italiane, individuando tutte le risorse e gli strumenti necessari per sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi – ha dichiarato in merito il Ministro Giancarlo Giorgetti – Questa è un’altra importante linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette. La capacità del nostro sistema imprenditoriale di rimanere competitivo sui mercati passa, infatti, dall’ammodernamento degli impianti attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che, oltre a incrementare la produttività e migliorare la sostenibilità ambientale, devono favorire sviluppo e occupazione”.

L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà superare i 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0. Una particolare attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal Temporary framework comunitario.
In ambito Transizione 4.0, ICIM Group offre competenze trasversali attraverso le sue società. TIFQ Srl fornisce orientamento sulla normativa e supporto tecnico per reingegnerizzare i processi aziendali in ottica Industry 4.0 o per impostare e realizzare progetti Industria 4.0 nel rispetto di tutti i requisiti necessari per l’accesso ai benefici fiscali che, ricordiamo, si applicano anche agli interventi di revamping di macchinari e impianti esistenti.

Inoltre, offre supporto tecnico per l’accesso ai Crediti di Imposta Ricerca & Sviluppo & Innovazione valutando ammissibilità e classificazione dei progetti, strutturando la rendicontazione dei costi e redigendo la relazione tecnica asseverata, necessari per fruire dei benefici fiscali.

ICIM SpA è, invece, l’ente di certificazione di riferimento in ambito 4.0 e offre un’importante garanzia nell’accesso ai benefici fiscali per i titolari degli investimenti, grazie alla competenza e l’esperienza di migliaia di valutazioni già eseguite e di oltre 2.400 attestazioni Industria 4.0 rilasciate garantite dall’accreditamento Accredia e copertura assicurativa. ICIM SpA si rivolge anche ai produttori e fornitori di beni dando loro la possibilità di comunicare correttamente al mercato la validità del proprio prodotto nella rispondenza ai requisiti del Piano Transizione 4.0 e ampliare il bacino d’utenza della propria impresa.

Valutazione dei rischi di business continuity, cybersecurity, valutazione di sicurezza delle interfacce uomo-macchina completano gli ambiti di competenza di ICIM SpA.

Fonte news: sito Mise.gov Ministero dello Sviluppo Economico

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